Dall’Italia / Desde Italia

Per il 18 ottobre prossimo il “sindacalismo di base” in Italia ha promosso, in modo unitario, un ambizioso sciopero generale nazionale di tutti i settori privati e pubblici, di cui pubblichiamo volentieri di seguito l’appello.

Nelle intenzioni degli organizzatori, la giornata sarà il punto culminante di uno “stato di agitazione permanente” di “assemblee e iniziative sui luoghi di lavoro e sui territori”.

Deve essere sottolineato che questa iniziativa coinvolge, con pochissime residue eccezioni, tutto il cosidetto “sindacalismo di base”, cosa che fino a pochi mesi fa sembrava solo una fisima di poche “voces clamantis in deserto”, alle quali i vertici delle maggiori organizzazioni di base, fieramente in concorrenza tra loro (talvolta fino allo scontro fisico), avevano per lo più risposto moltiplicando le iniziative di mobilitazione autoreferenziale. Non possiamo che rallegrarci di questo fatto, soprattutto laddove esso corrisponde ad una reale tendenza della base operaia all’unità. (Continua a leggere…)










In Italia, la controversia sulla “tassa patrimoniale” che attualmente percorre la galassia dell’estrema sinistra si è inasprita al punto che il gruppo “Operai contro”, critico nei confronti della parola d’ordine, non ha trovato di meglio che passare agli attacchi personali ingiustificati contro uno dei suoi principali sostenitori, Pietro Basso, militante di Cuneo Rosso e Il Pungolo Rosso, nonché della Tendenza Internazionalista e del Patto d’Azione Anticapitalista, e da lungo militante della causa proletaria.

Siamo a nostra volta critici verso la “patrimoniale”, tuttavia riteniamo che l’uso di attacchi personali sia, oltre che spia di una mancanza di argomenti politici, un cancro pericolosissimo, frutto di uno spirito settario e di bottega, il cui unico risultato può essere quello di infettare ogni sano dibattito. Nessuno scontro, per quanto aspro, giustifica tale metodo, che appartiene al nemico, e deve essere bandito dalle file del proletariato.

Esprimiamo pertanto la nostra solidarietà con il compagno Pietro Basso, come faremmo, malgrado le divergenze politiche che possono esistere, con tutti coloro che combattono sinceramente per la causa proletaria.